LA MACCHINA, L’IA E IL CONCETTO DI CREATIVITÀ

LA MACCHINA, L’IA E IL CONCETTO DI CREATIVITÀ

Finora si pensava che le macchine e l’intelligenza artificiale potessero essere sfruttate solo ed esclusivamente per svolgere compiti legati al calcolo, ai numeri, a sviluppare algoritmi e così via. Ma adesso l’obiettivo è quello di rendere tali computer dei veri e propri cervelli pensanti creativi e fantasiosi.

 

Google nel recente passato ha presentato un progetto decisamente interessante denominato Artists and Machine Intelligence in cui gli algoritmi di deep learning, l’intelligenza artificiale e la creatività computazionale hanno permesso a dei computer, basandosi sull’apprendimento, di generare delle vere e proprie opere d’arte assolutamente originali.

 

 

Come si dice in questi casi, l’allievo ha superato il maestro? Gli esperimenti di questo tipo si sono susseguiti nel tempo ed i risultati sono stati a dir poco sorprendenti. Le opere d’arte mostrano paesaggi psichedelici, foreste incantante “influenzate” dalla tecnica impressionista di Van Gogh, scorci surreali e inquietanti volti di animali. Per la realizzazione di alcune opere gli ingegneri hanno “richiesto” alle macchine di rielaborare liberamente e senza vincoli delle celebri opere d’arte: quello che ne uscito fuori ha lasciato tutti a bocca aperta.

 

 

Non solo arte visiva, però, ma anche musicale: Google, insieme al progetto Artists and Machine ha infatti presentato il Project Magenta. Gli ingegneri hanno sfruttato la tecnologia del deep learning e del machine learning per consentire alle macchine di comporre musica rigorosamente originale. Anche qui i risultati si sono dimostrati sbalorditivi. Addirittura, da questo esperimento è nato Nsyhnt Super: un sintetizzatore intelligente che permette ai musicisti di creare nuove basi. L’apprendimento automatico di Nsynth si basa sull’algoritmo di un sintetizzatore neurale che analizza due profili di audio. Partendo da qui, il sintetizzatore è in grado di creare un suono intermedio assolutamente originale. Ad esempio, si può ricercare il suono intermedio tra una chitarra elettrica e lo scrosciare della pioggia, di un violino e delle onde che si infrangono su una scogliera o la voce intermedia tra due cantanti.

 

 

Insomma, la tecnologia intelligente, finalmente, sta facendo i suoi primi passi significativi verso il futuro e chissà se un giorno non dovremmo dare ragione a Kurzweil e alla “sua” singolarità tecnologica.

 

 

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

 

 

Photo credits – Franck V.  via  Unsplash and Art by Lonfeldt via Unsplash

 

 

 

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